Il Ghiacciaio della Brenva e il bosco del Perthud

 di ALESSANDRO

Imboccando il Tunnel del Monte Bianco dall'entrata italiana non possiamo non notare il Monte Bianco: un'enorme cresta (la Cresta di Peuterey) che dalla calotta sommitale del re delle Alpi scende con un dislivello di più di 3000 metri fino all'omonimo villaggio.

Spostando lo sguardo a destra si nota il fronte del ghiacciaio della Brenva ormai sempre più in alto, e in basso un enorme pietraia sotto la quale si trova il bacino di ablazione del ghiacciaio.
Ma perché il ghiacciaio è ricoperto di pietre?
Nel 1920 due enormi frane si staccarono travolgendo la parte bassa del ghiacciaio ricoprendola di detriti, distruggendo la pineta che ricopriva la morena, danneggiando alcune case del villaggio di Perthud e sbarrando la Dora di Veny creando un lago temporaneo. Brenva in patois significa larice ed è proprio in un bosco di larici dove ci addentreremo oggi. Quindi... preparate lo zaino e partite!

Dislivello: minimo (320 m.)
Durata: mezza giornata (3 ore di cammino)
Difficoltà: E, il percorso si svolge su pietraia un po' instabile.
N.B: la bassa quota, e il basso dislivello fanno sì che questa sia un'escursione adatta all'inizio della stagione (o anche all'autunno per godere degli splendidi colori).
Abbiamo preso la traccia GPS che potete trovare su questo link: https://www.strava.com/activities/5383602301

Accesso: da Courmayeur salire in direzione Entrèves, ignorando la strada per la Val Veny sulla sinistra, quella per la Val Ferret sulla destra e parcheggiare la macchina nel piazzale della funivia che sale verso il Mont Chétif (quello di fronte alla SkyWay per intenderci).

Il Monte Bianco dal parcheggio

Descrizione del percorso: dal parcheggio seguire una piccola strada poderale che si dirige verso il Monte Bianco che appare in tutta la maestosità (sempre che non ci siano nuvole). Oltrepassare la piazzola dell'elicottero e dopo una leggera svolta a sinistra e una a destra la nostra poderale si interseca con un'altra. Dopo 100 m. una stradina si immette alla nostra destra e dopo altri 400 m. davanti a noi appare un bivio: rimanendo sulla sinistra ci si dirige verso Sud Ovest e dopo 2 ponti bisogna lasciare la poderale per risalire la morena latero-frontale.
Da questo momento in poi usciamo dal sentiero e ci addentriamo in una pietraia: dobbiamo fare attenzione a non smuovere pietre che potrebbero ferire chi sta sotto di noi.

Senza passaggi obbligati si raggiunge il filo della morena dal quale si nota un cumulo di sassi molto evidente alto circa 2 m.: una volta raggiunto ci si affaccia su una serie di pozze d'acqua che saranno il nostro punto di riferimento. Risalire la pietraia mantenendosi in prossimità dei laghetti, NON oltrepassare il torrente principale e dirigersi verso un muro di ghiaccio grigiastro dal quale esce un corso d'acqua. Una volta giunti al muro di ghiaccio consigliamo di non proseguire oltre perché il terreno diventa molto instabile.
Il Monte Bianco in prossimità del muro di ghiaccio

 Il muro di ghiaccio  

A questo punto bisogna oltrepassare la morena che si trova alla nostra sinistra (guardando la parete).
Puntare a un altro muro di ghiaccio, ma evitare di passarci sotto e risalire la morena cercando di mantenersi il più possibile verso sinistra perché il terreno è meno scosceso e più agevole.

Il muro di ghiaccio al quale bisogna passare a sinistra.



Una volta giunti sul filo della morena bisogna scendere puntando al ponte sulla Dora di Veny e da qui ci sono 3 opzioni:
  1. Ritornare al parcheggio seguendo la poderale.
  2. Salire sulla strada e seguirla fino alla frazione di Perthud dove ci si ferma.
  3. Continuare a seguire il corso della Dora e tagliare nel bosco (senza sentiero)
Il panorama dalla cima della morena
Noi ci siamo fatti prendere dallo spirito dell'avventura e abbiamo scelto la terza opzione e tra alberi marci, rovi e rami in faccia, in mezz'ora siamo arrivati a Perthud.

Se si vuole arrivare a Perthud senza passare dal bosco si oltrepassa il ponte, si prende la strada a destra e dopo un tornante ci si ricongiunge alla strada della Val Veny. Seguendola, dopo 1,5 chilometri, si prende un bivio sulla destra che porta al villaggio. 
Il panorama sui seracchi della Brenva da Perthud

Da qui, seguendo una strada sterrata pianeggiante si può anche arrivare al Campeggio La Sorgente situato nel magnifico villaggio di Peuterey.

Per chi volesse allungare l'escursione può proseguire da Peuterey verso La Visaille seguendo un bellissimo sentiero nel bosco.

Un bellissimo scatto del 1922 di Vittorio Sella sul Ghiacciaio della Brenva dalla cappella di Nôtre Dame de la Guérison.


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