Col di Voefrède

di Alessandro


Se pensiamo alla Valtournenche pensiamo alla conca del Breuil, agli impianti sciistici di Plateau Rosa o ai villaggi di Chamois e de La Magdelaine. Ma non è solo tutto ciò: lungo la strada che sale fino a Cervinia, sorgono numerosi piccoli centri abitati come Maen, Buisson e Perrères, ed è proprio da Perrères che parte la lunga escursione che porta al Col di Voefrède.

Percorso
Dislivello: alto (1420 m.)
Durata: 4:45 ore andata solo andata. È consigliabile pernottare al Rifugio Perucca Vuillermoz o al Bivacco Manenti.
Difficoltà: EE, in condizioni. In caso di neve (presente fino a fine luglio) l'itinerario può assumere difficoltà alpinistiche e sono necessari piccozza e ramponi.

Descrizione del percorso:
Da Perrères si posteggia l'auto nel parcheggio poco dopo l'abitato e si imbocca la poderale che attraversa il torrente Marmore fino a raggiungere l'alpeggio Varvoies dove la sterrata diventa un sentiero. Seguendo l'alta Via 3 si raggiunge una poderale che si segue per poco fino a imboccare nuovamente il sentiero. 
Si continua nel bosco salendo rapidamente, e dopo due tornanti e  altrettanti lunghissimi traversi si raggiunge la finestra di Cignana 1:15 ore. Da qui si ignorano le indicazioni per il Mont Pancherot e si scende per circa 100 metri di dislivello fino a raggiungere l'alpe Chevalley. Da qui si ignorano le indicazioni per il rifugio Barmasse e si imbocca il sentiero n°35 con le indicazioni per il rifugio Perucca-Vuillermoz. Il sentiero compie un lungo traverso fino ad arrivare al primo tratto attrezzato: una passerella permette di attraversare un canalone erboso e successivamente delle corde facilitano il passaggio su una cengetta terrosa. 

Il traverso
    Il traverso con il tratto attrezzato

Uno sguardo verso il Mont Pancherot e la diga di Cignana

Il sentiero aggira il costone erboso che scende dal Mont Rous, attraversa una zona più pianeggiante, sale ancora fino a raggiungere una piccola conca dove si trova un grande ometto e il piccolo Lac du Plan d'en haut. Salendo a zig zag si, passa sotto una cascatella e, compiendo un traverso, si raggiunge la grotta del Gargantua.

La cascatella

Superato un altro tratto ripido si raggiunge il piccolo bivacco Manenti e dopo alcuni passaggi facilitati dalle corde fisse si arriva a un bivio situato a poche decine di metri dal rifugio Perucca-Vuillermoz (4 h da Perrères).

Il bivacco Manenti                        Il lago di Balanselmo, sullo sfondo il Mont Rous

Dal bivio si imbocca il sentiero di destra costeggiando il lago del Dragone per alcuni minuti, fino ad arrivare sulle sponde del Gran Lago ormai in vista del colle.
In vista del colle, alle prime luci dell'alba

In questo tratto, sono presenti numerosi ometti, alcuni in posti dove non dovrebbero esserci! Noi abbiamo avuto qualche problema nel reperimento del sentiero, ma basta tenersi sulla destra (in senso di marcia) del lago fino a raggiungere il piccolo muro di sbarramento del lago. Da qui in poi non ci sono più problemi di orientamento, anche se il sentiero e i bolli gialli spariscono di tanto in tanto. Perciò da questo punto in poi è necessario avere una certa dimestichezza nel muoversi su terreni instabili e franosi. 
Si segue il sentiero, fino a quando sparisce. Si può salire sulla linea di massima pendenza (se non sono presenti grandi nevai) oppure si può salire a zigzag fino a quando non si reperiscono alcuni ometti e bolli gialli situati sulla sinistra orografica del pendio. Dopo gli ultimi metri molto ripidi si raggiunge il Col di Voefrède situato a 3121 m. slm in una posizione spettacolare 

      Alba sul Cervino dal colle       

Il Monte Rosa

Cervino e Monte Rosa

Il Mont Blanc du Créton e le Grandes Murailles

L'altro versante del colle, occupato dal piccolo ghiacciaio di Voefrède

La costiera di Balanselmo, il Dôme e la Punta Tsan

La Punta Fontanella, il Grand Lac, il lago del Dragone e il rifugio Perucca-Vuillermoz


Commenti

I PIÚ LETTI !!!

Giro del Truc de Tsanteleina

Visite teatralizzate al Castello di Sarre: La Saga del conte Oberton

Inizio estate

I fuochi di San Pietro e Paolo