Come comportarsi in caso di emergenza

di Alessandro

L'elicottero nei pressi del Rifugio Monzino

Siamo a fine maggio, la neve si sta sciogliendo e noi abbiamo una voglia matta di andare in montagna, ma p
rima di partire è bene conoscere alcune buone abitudini, che vi illustreremo in queste settimane dove la neve è ancora bassa.

In questo articolo tratteremo del soccorso in montagna nel caso in cui dovessimo trovarci in difficoltà sanitaria.

Prima di partire analizziamo i dati del 2019 dove in Italia c'è stato un incremento degli interventi dell'elicottero del 7% con 10.200 interventi, 3.000 effettuati senza una reale necessità.

Con l'evolversi dei materiali, molte persone frequentano la montagna con molta (forse troppa) leggerezza pensando:"Tanto se ho bisogno arriva l'elicottero".  

Ricordiamoci che non è così: viviamo in una regione montuosa e in caso di emergenza a Gressoney la Trinité, l'ambulanza impiega circa un'ora a raggiungere il malcapitato, quindi le sue speranze di vita si riducono a una percentuale minuscola, dunque viene utilizzato l'elicottero che dà la priorità al malato. Se noi dovessimo trovarci in difficoltà dovremmo aspettare un po' di tempo prima che l'elicottero ci venga a recuperare.

Inoltre in caso di maltempo e visibilità ridotta l'elicottero non può alzarsi.

Quindi prima dell'escursione dobbiamo:

  1. Affrontare percorsi idonei alle nostre capacità.
  2. Comunicare ad amici o a parenti la meta della gita. (Nei rifugi e nei bivacchi c'è un apposito libro dove si scrive la data, il nome dell'escursionista/alpinista e la destinazione della gita).
  3. Avere la corretta attrezzatura e saperla usare bene.
  4. Informarsi sulle caratteristiche dell'uscita su siti web, libri o da persone che l'hanno già compiuta.
  5. Leggere il bollettino meteo.
  6. Se non si è sicuri delle proprie capacità ci si può affidare a una guida o a un esperto.
  7. Bisogna saper rinunciare in caso di stanchezza o di cattive condizioni.
  8. Non farsi sorprendere dall'oscurità.


Ma cosa facciamo se dovessimo trovarci in difficoltà o se qualcuno vicino a noi lo fosse?  

Abbiamo stilato una lista delle cose da fare in caso di necessità sanitaria.

  1. Mantenere la calma.
  2. Verificare che la zona sia sicura; allontanarsi da terreni dai quali potrebbero cadere delle pietre o delle valanghe.
  3. Effettuare la chiamata di soccorso al numero unico per le emergenze 112 (possibilmente mettere il telefono in vivavoce in modo che si possano avere le mani libere).
  4. Controllare le funzioni vitali: Stato di coscienza, battito cardiaco e attività respiratoria.
  5. Non muovere il ferito (se non nel caso in cui ci troviamo in luoghi pericolosi) per evitare ulteriori traumi soprattutto alla colonna vertebrale e/o alla testa.
  6. Rassicurare l'infortunato, non lasciarlo solo e coprirlo (possibilmente con un telo termico).

Il centralino che riceve la chiamata vi illustrerà dettagliatamente le azioni che dovrete compiere in base alla condizione del ferito, perciò non vi illustreremo ulteriori manovre sanitarie da effettuare.
Bisogna mantenere la linea telefonica libera.

Prima che arrivi l'elicottero bisogna trovare una zona pianeggiante larga 30m x 30m dove l'elicottero possa atterrare comodamente. Se siamo obbligati a rimanere sul luogo dell'incidente dobbiamo COMUNQUE SGOMBERARE LA ZONA da zaini, bastoncini, persone ecc. per evitare che vengano risucchiate dal vortice d'aria.
Quando l'elicottero si avvicina, UNA persona si deve occupare della comunicazione tra il mezzo e le persone a terra: si mette con le spalle al vento (per evitare di ricevere oggetti in volto), in piedi con le gambe unite e le braccia alzate a forma di Y se c'è bisogno di soccorso, se no ci si posiziona con le gambe leggermente divaricate e le braccia una in alto e una in basso a forma di N.
Le altre persone che sono nelle vicinanze devono accovacciarsi e proteggere il capo
Una volta atterrato l'elicottero ci si avvicina solo dopo il segnale dell'equipaggio e sempre lateralmente o frontalmente.


Come comunichiamo se il telefono non prende?
In molti luoghi non c'è campo e non possiamo comunicare con il nostro telefono cellulare. 
Allora dobbiamo emettere dei segnali (acustici o luminosi) seguendo questo schema:
segnale-10 sec.-segnale-10 sec.-segnale-10 sec.-segnale-10 sec.-segnale-10 sec.-segnale-10 sec.
1 minuto di pausa e poi ricominciare fino a quando non si capisce di essere stati localizzati


Chi intercetta questi segnali deve emettere altri segnali (acustici o luminosi) seguendo questo schema:
segnale-20 sec.-segnale-20 sec.-segnale-20 sec.
Poi bisogna cercare di localizzare l'infortunato e allertare i soccorsi.



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